Grafico della settimana: "Quadro fosco" per i minatori BTC , con i ricavi invariati NEAR al minimo storico
Nonostante il Bitcoin sia scambiato a circa 84.000 dollari, i ricavi dei miner sono diminuiti a causa del recente dimezzamento e dell'aumento dei costi operativi.

Cosa sapere:
- L'hashprice, un parametro fondamentale per determinare i ricavi dei minatori, è NEAR al minimo degli ultimi cinque anni, evidenziando le sfide del settore minerario.
- Nonostante il Bitcoin sia scambiato a circa 84.000 dollari, i ricavi dei miner sono diminuiti a causa del recente dimezzamento e dell'aumento dei costi operativi.
- L'ETF Valkyrie Bitcoin Miners è sceso del 50% da inizio anno, a dimostrazione delle difficili condizioni in cui versano i minatori.
Secondo l'HashRate Index, l'hashprice, un parametro chiave utilizzato per valutare i ricavi dei miner, si attesta attualmente NEAR al minimo degli ultimi cinque anni, un duro promemoria di quanto sia diventato difficile il settore del mining.
In parole povere, la metrica è il reddito che i miner possono aspettarsi per unità di potenza di calcolo, indicato in petahash (PH/s). Può essere denominato in dollari statunitensi o BTC, sebbene sia più comunemente espresso in USD per un confronto pratico.
Attualmente, l'hashprice si attesta a 44,00 dollari al secondo (PH/s), solo leggermente al di sopra del minimo di agosto 2024, quando Bitcoin raggiunse i 49.000 dollari a seguito della liquidazione del carry trade sullo yen. Attualmente, Bitcoin si attesta intorno agli 84.000 dollari.

Nonostante il prezzo elevato BTC , i ricavi dei miner stanno diminuendo, il che dipinge un quadro fosco dell'industria del mining nel suo complesso, dopo che il recente halving ha dimezzato le ricompense. La crescente concorrenza, la maggiore difficoltà di mining, i minori ricavi dalle transazioni e l'impennata dei costi energetici hanno aggiunto ulteriore pressione ai ricavi.
Tuttavia, non è tutto negativo. A livelli di PH/s intorno ai 44,00 dollari, a seconda del tipo di macchine per il mining utilizzate dai miner, i miner possono ancora essere NEAR o in pareggio, sebbene lontani dalla fase rialzista del 2021.
Guardando al futuro, il deterioramento delle condizioni di mercato, la stagnazione dei prezzi Bitcoin e l'incertezza geopolitica, come ad esempio i potenziali dazi che potrebbero incidere sulle attività di mining, potrebbero creare ulteriori ostacoli per il settore.
Ciò si riflette nella performance del Valkyrie Bitcoin Miners ETF (WGMI), che è sceso del 50% da inizio anno, mentre il BTC è sceso di circa il 10%, evidenziando il difficile contesto in cui si trova il settore minerario.
È logico che i minatori si stiano sempre più orientando verso altre fonti di reddito, come la riallocazione della potenza di calcolo all'intelligenza artificiale.
Continua a leggere: Crollano le azioni del mining Bitcoin mentre i ricavi crollano in mezzo alla carneficina del mercato
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Protocol Research: GoPlus Security

Cosa sapere:
- As of October 2025, GoPlus has generated $4.7M in total revenue across its product lines. The GoPlus App is the primary revenue driver, contributing $2.5M (approx. 53%), followed by the SafeToken Protocol at $1.7M.
- GoPlus Intelligence's Token Security API averaged 717 million monthly calls year-to-date in 2025 , with a peak of nearly 1 billion calls in February 2025. Total blockchain-level requests, including transaction simulations, averaged an additional 350 million per month.
- Since its January 2025 launch , the $GPS token has registered over $5B in total spot volume and $10B in derivatives volume in 2025. Monthly spot volume peaked in March 2025 at over $1.1B , while derivatives volume peaked the same month at over $4B.
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Il colosso bancario francese BPCE lancerà il trading di criptovalute per 2 milioni di clienti retail

Il servizio consentirà ai clienti di acquistare e vendere BTC, ETH, SOL e USDC tramite un conto separato di asset digitali gestito da Hexarq.
Cosa sapere:
- Il gruppo bancario francese BPCE inizierà a offrire servizi di trading di criptovalute a 2 milioni di clienti retail tramite le sue app Banque Populaire e Caisse d’Épargne, con piani di espansione a 12 milioni di clienti entro il 2026.
- Il servizio consentirà ai clienti di acquistare e vendere BTC, ETH, SOL e USDC tramite un conto separato di asset digitali gestito da Hexarq, con una tariffa mensile di €2,99 e una commissione sulle transazioni dell’1,5%.
- La mossa segue iniziative simili intraprese da altre banche europee, come BBVA, Santander e Raiffeisen Bank, che hanno già iniziato a offrire servizi di trading di criptovalute ai loro clienti.











