L’Africa Adotta le Stablecoin Tramite IOTA per Sbloccare una Tecnologia Commerciale Pan-Continentale da 70 Miliardi di Dollari

Il Segretariato dell'Area di Libero Scambio Continentale Africano (AfCFTA) e la IOTA Foundation hanno lanciato un'iniziativa di commercio digitale che pone il sistema di regolamento basato su stablecoin al centro degli sforzi per rinnovare il modo in cui le merci si spostano attraverso l'Africa.

L'Africa Digital Access and Public Infrastructure for Trade (ADAPT), istituita in collaborazione con il Tony Blair Institute e il World Economic Forum (WEF), creerà un'infrastruttura pubblica digitale condivisa e open-source per i 55 stati membri del continente, secondo un annuncio pubblicato lunedì.

Mira a consentire pagamenti transfrontalieri istantanei, documenti commerciali digitali verificabili e identità digitali interoperabili. Pur essendo l'iniziativa presentata come una modernizzazione dei processi commerciali, gli attori coinvolti affermano che le stablecoin — in particolare USDT — si prevede saranno il motore principale dell'adozione.

"Ora che abbiamo risolto il problema dei dati — digitalizzando e autenticando i documenti commerciali — possiamo occuparci della parte relativa al finanziamento del commercio," ha dichiarato Dominik Schiener, fondatore della IOTA Foundation, a CoinDesk. "Offriremo inoltre la tokenizzazione di beni fisici come materie prime e minerali critici, e pagamenti transfrontalieri utilizzando stablecoin come USDT per pagamenti nel mondo reale."

Il tempismo dell'iniziativa coincide con il punto di svolta di grande portata nella supervisione normativa delle valute digitali. Nell'ultimo anno, le stablecoin hanno ottenuto percorsi normativi più chiari in mercati come gli Stati Uniti e Hong Kong, alimentando volumi di pagamento in costante aumento e una crescente accettazione istituzionale.

Per i governi africani, questa rappresenta un'opportunità per superare le infrastrutture finanziarie legacy e connettersi direttamente alle piattaforme di stablecoin che stanno diventando sempre più diffuse a livello globale.

Gli operatori commerciali africani si trovano attualmente ad affrontare costi stimati in 25 miliardi di dollari all'anno per le commissioni sulle transazioni di pagamento, mentre le frodi documentali contribuiscono a perdite di miliardi aggiuntivi, secondo l'annuncio di lunedì. La logistica commerciale rimane fortemente analogica: una singola spedizione può richiedere a 30 entità di scambiare 240 documenti cartacei. In Kenya, gli agenti di frontiera in precedenza dovevano accedere a 13 sistemi diversi per verificare una spedizione.

Le implementazioni pilota della tecnologia IOTA in Kenya e Rwanda hanno già prodotto risultati tangibili. Gli esportatori kenioti stanno risparmiando circa 400 dollari al mese sulle spese di stampa e documentazione, gli spedizionieri hanno ridotto il lavoro manuale di compilazione dei documenti fino al 60% e i tempi di sdoganamento sono diminuiti da sei ore a circa 30 minuti. Solo il Kenya registra ora circa 100.000 transazioni al giorno sul registro distribuito di IOTA.

ADAPT inizierà con Kenya, Ghana e un terzo paese da confermare (probabilmente uno del Nord Africa) prima di espandersi a livello continentale dal 2026, con l’obiettivo di integrare tutti i 55 paesi dell’AfCFTA entro il 2035. AfCFTA stima che la digitalizzazione potrebbe raddoppiare il commercio intra-africano, sbloccare 70 miliardi di dollari in valore commerciale e generare 23,6 miliardi di dollari di guadagni economici annuali.

"Potremmo aiutare un minatore in Rwanda ad accedere al finanziamento commerciale onchain al 50% del costo, ricevendo pagamenti quasi istantanei con basse commissioni di transazione utilizzando USDT," ha dichiarato Schiener a CoinDesk. "È così che superiamo i tipici cicli di boom e crollo delle criptovalute e ancoriamo il nostro settore a beni reali, adozione reale e valore reale."