Il fondatore di Silk Road, Ross Ulbricht, agli investitori in Bitcoin: «La libertà vale la lotta».

LAS VEGAS, Nevada — Il fondatore di Silk Road, Ross Ulbricht, ha un messaggio per la comunità crypto: se volete mantenere la vostra libertà, dovete rimanere uniti e decentralizzati, e dovete essere pronti a lottare.

In un discorso appassionato durante il keynote di chiusura di Bitcoin 2025 a Las Vegas giovedì, Ulbricht, parlando in pubblico di persona per la prima volta da quando è stato liberato dal carcere a gennaio, ha condiviso una storia per illustrare i suoi tre principi guida — libertà, decentralizzazione e unità.

Ulbricht ha spiegato che, nei primi giorni di Silk Road, voleva coltivare funghi allucinogeni per rifornire il mercato darknet, quindi ha affittato una capanna isolata. La capanna, ha detto, era infestata da vespe. Ha deciso di affrontare il problema delle vespe usando un trucco che suo padre gli aveva insegnato, che prevedeva di intrappolare i nidi di vespe sotto un asciugamano.

“Il mio cuore batteva forte,” ha detto Ulbricht. “Ho scelto il nido più lontano dagli altri, perché non sapevo se gli altri nidi sarebbero venuti a pungere me, ho steso l’asciugamano, mi sono avvicinato il più possibile — pronto a fuggire se fosse stato necessario — ma quando ho avvolto il nido, non è successo nulla. Era come se le altre vespe non si fossero nemmeno accorte.”

Ulbricht ha affermato che le vespe erano forti perché erano libere: “Era impossibile tenere traccia di tante singole vespe, una puntura poteva arrivare da qualsiasi direzione. Erano forti perché erano decentralizzate, distribuite su sette nidi." 

Ma, ha detto Ulbricht, le vespe erano infine deboli perché non erano unite e non reagivano quando le loro consorelle venivano abbattute.

“Se una singola vespa avesse osato pungere me quando ho raggiunto quel primo nido, sarei fuggito … ma non l’hanno fatto. Grazie a Dio voi non siete vespe,” ha detto Ulbricht.

Prima di essere graziato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump a gennaio — risultato di una promessa fatta da Trump durante la campagna elettorale del 2024 — Ulbricht aveva trascorso 12 anni dietro le sbarre. Il suo discorso di giovedì ha segnato il decimo anniversario, per la precisione, della sentenza di un giudice di New York che ha condannato l’allora 31enne Ulbricht a due ergastoli, più 40 anni, per il possesso e la gestione del mercato darknet.

Durante il keynote, Ulbricht, libero da quattro mesi, sembrava ancora entusiasta della sua libertà ritrovata. In un montaggio video proiettato prima della sua apparizione sul palco, venivano mostrati spezzoni di Ulbricht che viveva la vita fuori dal carcere — viaggiando, facendo surf, trascorrendo del tempo con sua moglie — ciascuno mostrava un Ulbricht raggiante.

“Vincere la tua libertà è incredibile quanto perdere la libertà è brutto,” ha detto Ulbricht, ringraziando la comunità crypto per aver sostenuto la sua liberazione. “Sono libero, ed è grazie a voi. Avete reso possibile questo momento… Grazie, grazie, grazie.”

Dopo più di un decennio dietro le sbarre, Ulbricht si è paragonato a Rip van Winkle, ammettendo di essere sopraffatto da tutti i progressi tecnologici avvenuti da quando è finito in prigione.

“Ci sono dozzine di nuove criptovalute e blockchain, ciascuna affascinante a modo suo, e migliaia di altre di cui non avrò mai tempo di imparare. Ci sono DeFi, Web3 e l’AI per aiutarmi a orientarmi in tutto questo. È pazzesco,” ha detto Ulbricht. “Voglio dire, solo pochi mesi fa, quando sono uscito di prigione, non avevo mai visto un drone… Tutto questo mi sta colpendo tutto insieme, la libertà, la nuova tecnologia, il fatto che ho di nuovo un futuro.”

Ulbricht ha concluso raccontando al pubblico delle gang e delle fazioni in prigione, dicendo che presto aveva capito che le guardie carcerarie preferiscono che i detenuti siano divisi.

“Le uniche volte in cui ho visto le guardie mostrare rispetto ai prigionieri è stato quando eravamo uniti,” ha detto Ulbricht. “Coloro che si oppongono alla decentralizzazione e alla libertà adorano quando siamo divisi, ve lo prometto, quindi restate uniti. Finché saremo d’accordo che meritiamo la libertà, e che la decentralizzazione è il modo per garantirla, allora potremo essere uniti… restate fedeli a questi principi e il futuro sarà nostro.”