Criptovalute nel Contesto di Russia e Ucraina

D. Qual è la sua principale conclusione sul ruolo delle criptovalute nella guerra tra Russia e Ucraina?

A. Ritengo che ci sia stata una grande presa di coscienza. Credo che il 26 febbraio 2022 passerà alla storia come la fine effettiva di quella che definiamo l'”era di Bretton Woods,” poiché abbiamo iniziato il processo di cancellazione dell'economia russa.

Gli Stati Uniti e la Russia hanno creato uno scenario in cui molti paesi saranno ora costretti a riconsiderare le loro detenzioni in dollari USA o titoli di stato statunitensi. La ragione: la Russia possiede oltre 600 miliardi di dollari in riserve basate sul dollaro USA in diversi paesi, di cui metà, a mio avviso, è ora inaccessibile al governo russo o alla Banca Centrale russa. Questo è uno sviluppo straordinario.

Allo stesso tempo, la Russia è stata effettivamente esclusa da SWIFT. L’idea di poter bloccare un intero Paese da quel sistema è senza precedenti. Quando si isola un Paese da quella che è di fatto la spina dorsale del capitalismo globale, si crea un problema per quel Paese. È qui che la tecnologia della decentralizzazione è destinata a essere la grande vincitrice.

D. Quindi la criptovaluta, e in particolare il bitcoin, diventerà un asset di riserva?

A. Ritengo che l'oro diventi l'asset di riserva preferito rispetto al dollaro nel breve termine. Ma come si detiene? Come si trasferisce su scala globale? Bitcoin è facile da spostare in tempo reale da un luogo all'altro, sia su larga scala, sulla blockchain layer 1 di Bitcoin, sia su piccola scala con tecnologie layer 2 come Lightning. Man mano che sempre più detentori di oro si rendono conto che bitcoin è una forma più semplice di oro da detenere, la sua gestione come alternativa valida diventerà praticabile. Con l'aumento del prezzo di bitcoin dovuto ai continui forti effetti di rete, il suo status di alternativa all'oro sarà consolidato. Di conseguenza, ritengo che bitcoin diventi un asset di riserva globale chiave nel lungo termine (10-15 anni).

D. Pensa che potremmo passare a uno standard basato su bitcoin?

A. Ancora una volta, ritengo che il vincitore a breve termine sia l’oro. Penso che dollari, yuan, rubli, euro e persino yen, in una certa misura, competiranno per diversi tipi di transazioni. E credo che Ethereum giocherà un ruolo nell’utilizzo principalmente di stablecoin private – con l’eccezione della Cina – come mezzo per effettuare transazioni in queste valute effimere. Il dollaro rimarrà l’asset di riserva per la maggior parte dei paesi nei prossimi cinque-dieci anni.

Ritengo che il mercato obbligazionario negli Stati Uniti sia in grossi guai. Inizialmente, l'oro è il grande vincitore. Cominciamo a vedere l'utilizzo di stablecoin private per la regolamentazione internazionale, con una competizione tra le prime cinque valute. Nel medio termine, è probabile che il bitcoin schizzi alle stelle in termini di prezzo e prenda il posto di una parte importante del ruolo dell'oro come asset di riserva per gli stati nazionali e le grandi aziende.

D. L'Ucraina ha ricevuto milioni di dollari in donazioni in bitcoin. Se fosse stato il Canada, sarebbero stati sequestrati. Cosa ci dice questo sulle autorità finanziarie centrali e la loro ipocrisia?

A. Abbiamo ora questo concetto biforcato in Occidente, dove viviamo in una democrazia, ma quando si tratta della finanziarizzazione del nostro mondo e di come la regoliamo, abbiamo conferito poteri totalitari ai dipartimenti del tesoro. In Canada, possono sanzionare unilateralmente le donazioni provenienti dagli Stati Uniti destinate a un gruppo di camionisti che non supportano – ancora una volta, senza alcuna azione del Congresso e senza un giusto processo. Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti è da decenni impegnato nella sanzione unilaterale di governi stranieri e individui.

Alla fine, cittadini e governi cominceranno a mettere in discussione la validità del dollaro statunitense e dei titoli del Tesoro come riserve patrimoniali e si chiederanno se i trasferimenti in dollari statunitensi tramite SWIFT o un suo equivalente siano il modo in cui dovrebbero effettuare le transazioni, quando il sistema finanziario potrebbe essere utilizzato contro di loro.

Ritengo che [questo continuo usurpare del potere finanziario centralizzato] sia insostenibile. Ci conduce inoltre a una discussione sulla fungibilità e sulle monete di privacy come polizza assicurativa contro governi totalitari o decisioni totalitarie.

Quando si tratta di sanzioni create unilateralmente, non dovremmo essere sorpresi se i destinatari si rivolgono a sistemi decentralizzati progettati per essere trustless, senza intermediari, per eludere tali sanzioni. Bitcoin può, naturalmente, [giocare un ruolo nel eludere] le sanzioni quando viene utilizzato in un modello peer-to-peer senza autorizzazioni. Bitcoin è semplicemente un software. Non si interessa di sanzioni o governi. Funziona semplicemente. È ciò per cui è stato progettato.

D. Questa enorme dimostrazione di potere finanziario centralizzato che è stata messa in campo favorirà la causa della finanza decentralizzata?

A. Nel breve termine, la decentralizzazione si manifesta principalmente attraverso bitcoin ed ethereum: bitcoin come il futuro del denaro ed ethereum come il futuro delle banche e del calcolo decentralizzato.

Ethereum salirà alle stelle sulla premessa di diventare uno stack finanziario decentralizzato. Questo si manifesta sotto forma di NFT, DeFi, staking e altri servizi. Questa è la mia previsione per i prossimi tre-cinque anni. Bitcoin, penso, continuerà a salire, anche se non con la stessa rapidità di Ethereum in quel lasso di tempo.

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