‘La privacy è il sistema immunitario della libertà’: la difesa delle criptovalute scatena un putiferio a São Paulo


SÃO PAULO — L'etica delle criptovalute si scontra con la realtà istituzionale.

Durante un panel al Conferenza Blockchain Brasile a São Paulo, mentre i principali attori del settore discutevano di conformità e regolamentazione, la folla è esplosa in tumulto in difesa della privacy e in rifiuto della supervisione centralizzata. Tale tumulto è nato dalle parole di Vinícuis Brito, un dirigente di una società con sede in Brasile focalizzata sull'auto-custodia delle criptovalute.

“Ho recentemente letto in un libro un detto che mi è rimasto impresso. 'La privacy è il sistema immunitario della libertà',” ha dichiarato Brito. “Quando attaccano la tua privacy, sono a un passo dalla tua libertà.” I suoi commenti sono arrivati in risposta a una discussione sull’uso potenziale delle innovazioni tecnologiche per scopi illeciti.

Brito ha sostenuto che i quadri normativi venduti come misure di salvaguardia contro il terrorismo e la tratta di esseri umani siano invece pretesti per aumentare il potere dello Stato.

«All’inizio, dicono solo che riguarda il terrorismo o il traffico. E naturalmente, tutti sono d’accordo nel fermare questi crimini — anche io lo sostengo,» ha dichiarato. «Ma sappiamo che queste norme saranno utilizzate in seguito per colpire nemici politici. Questo non è lo scopo.»

Brito ha avvertito che il Brasile è destinato a diventare un “inferno fiscale” entro il 2027, e ha dichiarato che le tecnologie peer-to-peer (P2P) restano l’ultima linea di difesa. “Non si può fermare il P2P,” ha affermato. “Nessuno può impedirmi di scambiare contanti con sats [riferendosi all’unità più piccola del bitcoin, il satoshi].”

Guilherme Prado, responsabile di Bitget in Brasile, ha riconosciuto, intervenendo nello stesso panel, che il crescente aumento dei requisiti Know Your Customer (KYC) e della segnalazione delle transazioni sta inducendo gli utenti a rivolgersi agli exchange decentralizzati (DEX).

“Il mercato dei DEX sta crescendo esponenzialmente, proprio grazie alla regolamentazione,” ha dichiarato, citando l’ascesa di piattaforme come Hyperliquid e un cambio di tendenza post-FTX verso l’autocustodia.

Durante la discussione, Juliana Felippe, General Manager di Tools for Humanity, ha difeso la verifica biometrica come un metodo di tutela della privacy per prevenire frodi e manipolazioni da parte di bot. Tuttavia, tra il pubblico, la reazione emotiva più intensa è stata suscitata dall’avvertimento di Brito secondo cui la sorveglianza non è un effetto collaterale, ma un obiettivo.

“Improvvisamente, tutti sono diventati sospetti e dovranno condividere dati sensibili che esporranno la loro privacy in merito a una disputa che, a mio avviso, è semplicemente una questione statale. Non è questo ciò che vogliono,” ha aggiunto Brito. “Vogliono porre fine alla privacy, per, in futuro, attaccare i loro nemici politici o chiunque non sia d’accordo con loro.”

Quel messaggio ha risuonato tra la folla, che è esplosa in applausi.

“Il problema della criminalità non è il denaro utilizzato, ma il criminale,” ha affermato. “L’energia dovrebbe essere dedicata all’arresto di chi commette violenza, non al trattare tutti come sospetti. Non si tratta di sicurezza. Si tratta di controllo.”