Ora è il momento della gestione attiva nei beni digitali

Il mercato degli asset digitali è entrato in una nuova fase, più diversificata e con un coinvolgimento istituzionale senza precedenti. Siamo in un’era in cui l’esecuzione conta più dell’esposizione; dove la performance dipende non dalla partecipazione passiva, ma da come il capitale viene allocato, il rischio gestito e l’alpha estratto in un mercato sempre più frammentato e complesso.

L’innovazione sta procedendo più velocemente della costruzione degli indici. Le inefficienze strutturali, le dislocazioni tra i mercati e le dinamiche del credito si stanno accelerando anche se le condizioni macroeconomiche rimangono stabili. I flussi recenti degli ETF illustrano questo cambiamento: a metà agosto, gli ETF spot statunitensi hanno registrato oltre 1 miliardo di dollari in un solo giorno di afflussi netti, guidati da 640 milioni di dollari verso ETHA di BlackRock e 277 milioni di dollari verso FETH di Fidelity, portando il totale degli asset in ETF ETH sopra 25 miliardi di dollari.

Gli ETF spot Bitcoin statunitensi mostrano una rotazione di capitale altrettanto attiva, con flussi giornalieri che oscillano tra afflussi, 614 milioni di dollari l'8 agosto 2025, e forti deflussi nei giorni successivi. Nel frattempo, la crescita dei derivati è diventata una caratteristica distintiva della struttura di mercato, con l'interesse aperto sui future Bitcoin del CME che ha raggiunto un record di ~57 miliardi di dollari, evidenziando una partecipazione istituzionale più profonda. I derivati crypto ora rappresentano circa 70-80% dei volumi di scambio globali. Questi movimenti, insieme alla crescita del credito on-chain, del complesso dei derivati e all'ascesa dei fondi denominati in BTC/ETH, sottolineano come questo sia un mercato definito da un'allocazione tattica e da un posizionamento attivo.

Le opportunità odierne richiedono profondità, precisione e una comprensione multidimensionale sia del mercato tradizionale che di quello degli asset digitali. Le opportunità più interessanti vengono individuate da gestori in grado di operare senza soluzione di continuità tra exchange centralizzati e decentralizzati, su spot, derivati e credito. Questi non sono trade direzionali basati sul sentiment; sono strategie ad alta convinzione fondate su una conoscenza esperta della struttura di mercato in evoluzione degli asset digitali, eseguite con rigore e rapidità su sedi frammentate.

Le spinte strutturali stanno rafforzando il contesto per il capitale attivo

Gli ultimi dati economici suggeriscono che gli asset a rischio stanno raggiungendo nuovi massimi anche in assenza di allentamento monetario, tuttavia la vera questione non è ciclica, ma strutturale.

I mercati del credito crypto si stanno espandendo, con un allargamento degli spread tra i tassi di prestito e di indebitamento. Con la maturazione dei mercati del credito di BTC ed ETH, la dispersione nella qualità del credito e negli spread sta aumentando. Questo crea un insieme di opportunità differenziate in cui i gestori attivi possono valutare il rischio in modo più efficace rispetto all’esposizione passiva, premiando chi dispone degli strumenti e dell’esperienza per catturare valore. Con un irrigidimento della liquidità fiat e una ripresa dell’indebitamento nativo in token, si rafforza l’assetto per operazioni di basis trading, strategie strutturate e impiego di capitale su diverse piattaforme.

Nel frattempo, la volatilità idiosincratica sta riaffiorando attorno agli aggiornamenti dei protocolli, ai flussi degli ETF e ai catalizzatori normativi, privilegiando strategie di hedge fund consolidate, inclusi il valore relativo e l’arbitraggio della volatilità. Queste dinamiche premiano i gestori in grado di valutare la complessità, strutturare le operazioni in modo ponderato ed eseguirle con disciplina.

I gestori istituzionali stanno operando con maggiore precisione

Gli allocatori istituzionali nel 2025 stanno dimostrando un nuovo livello di chiarezza. Molti detengono già un’esposizione di base per catturare il beta del mercato crypto tramite ETF o spot. Sebbene questi prodotti passivi abbiano contribuito a legittimare gli asset digitali e ad ampliarne l’accesso, sono i gestori attivi a generare performance nel mercato odierno. Stanno costruendo sistemi progettati per offrire valore nei diversi regimi di mercato, estraendo alpha non correlato alle tendenze più ampie dei prezzi degli asset digitali.

Molte delle strategie più efficaci non sono nuove; sono state testate e perfezionate attraverso molteplici cicli, attingendo a intuizioni sia dalla finanza tradizionale sia dai mercati digitali. Ciò che è cambiato è l'infrastruttura, la sofisticazione degli investitori e l'ampiezza del set di opportunità.

La prossima fase degli investimenti in asset digitali appartiene a coloro che trattano questo settore non come una semplice allocazione tematica, ma come un mercato dinamico incentrato sull’alpha, dove strategia, velocità e sofisticazione sono elementi decisivi.